Vegan apple pie e mangiare fuori casa

Apple Pie Vegana

E’ stato un week-end bello e faticoso. Mia sorella si è laureata a Torino venerdì e da una settimana fervevano i preparativi: organizzazione trasferta familiare, prenotazione albergo, incastri organizzativi tra parenti, festeggiamenti, amici.

Tutto è filato liscio e in qualche modo sono state belle anche le estenuanti ore di attesa (tutte le laureande sarebbero state proclamate insieme una volta terminate tutte le discussioni): abbiamo raggiunto mia sorella alle 15, ha discusso la tesi alle 17 e la proclamazione è stata alle 18.30. E’ stato bello però essere tutti lì, anche con le sue compagne di corso, le sue amiche, parenti e amici delle altre laureande: insomma, quando c’è stata la proclamazione si era come in un’immensa famiglia e la felicità era sì per la tua neodottoressa, ma anche per tutte le altre.

Anche l’alimentazione fuori casa non è stata particolarmente problematica, a partire dall’Autogrill in cui ci siamo fermati all’andata, in cui mi ero un tantino scoraggiata visto che tutti i panini e le pizze erano con la mozzarella e l’unica senza mozzarella aveva le acciughe… alla mia richiesta di un panino con sole verdure mi è stato risposto che l’unica verdura che avevano era del pomodoro. Ho perlustrato un po’ l’Autogrill e ho scoperto una zona forno con delle belle schiacciate con lievito madre, acqua, farina, olio e sale. Ero già piuttosto rincuorata e andando verso il banco frigo ho notato dei tramezzini con la confezione colorata di verde (di solito è un buon segnale): tramezzini vegan con tofu e basilico. (Ovviamente era pieno di conservanti vari stile E Centoqualcosa, ma qualche compromesso bisogna pur trovarlo…).

La sera mia sorella aveva prenotato in una trattoria tradizionale: è bastato scorrere il menù, leggere “linguine alle vongole” e poi “uova agli asparagi” e chiedere se era possibile avere delle linguine agli asparagi (dato che entrambi gli ingredienti erano presenti nel menù, si trattava solo di riassemblarli ;). Detto fatto: Linguine agli asparagi

Per la colazione della mattina in albergo mi sono saziata tra frutta, caffè d’orzo e focaccia al pomodoro. (Sì, il carboidrato la stava facendo da padrone). Dopo colazione siamo partiti per tornare a Bologna e la sfida dell’alimentazione fuori casa non era ancora finita: ci aspettava la cena serale coi parenti al ristorante. Ecco, questa devo dire che è stata la più grande delusione: il ristorante lo consociamo da tempo e quando ho chiesto se era possibile avere un risotto ai funghi porcini al posto dei bis degli altri commensali pensavo di andare sul sicuro. E invece no! Nonostante la presentazione molto carina, si trattava di un riso bollito a cui erano stati aggiunti dei funghi. Siamo talmente abituati a riempire i nostri piatti di burro, formaggi etc che crediamo sia impossibile preparare qualcosa di gustoso senza tutti quegli ingredienti. O forse lo sapevamo ma ce lo siamo dimenticati.

Insomma, dopo giornate belle piene di emozioni e farina di grano, quel che mi serviva era una bella domenica in realx: svegliati tardissimo, passeggiatona molto lunga con un sole bello e inaspettato e al ritorno una bella zuppa di fagioli, che adoro (e di cui avevo assolutamente bisogno, dopo giorni di tramezzini, focacce e pasta). Una bella spremuta a fine pasto (la vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro quando si mangiano legumi), una partita a scacchi, il buon proposito di andare a vedere uno spettacolo a Bologna alle 18.00. Appoggiarsi un momento sul letto e riaprire gli occhi alle 18.30. Spettacolo saltato, non resta altro che rimettersi un po’ ai fornelli.

Ed eccoci arrivati alla Apple Pie Vegana. Per chi non lo sapesse la apple pie è diversa dalla nostra torta di mele: la versione nostrana è una sorta di pandispagna con all’interno pezzi di mela, mentre quella made in USA presenta due dischi di frolla che avvolgono le mele.

Per chi fosse interessato a provarla, qui la ricetta:

Per la frolla:

  • 400 gr di farina (io ho usato solo farina integrale perchè avevo un pacchetto da finire, ma il sapore è molto molto rustico, consiglierei di fare metà e metà)
  • 100 gr di olio di semi bio
  • 150 gr di acqua fredda
  • 120 gr di zucchero di canna bio (sì, le mie frolle sono poco dolci, se la volete più dolce aumentate la dose di zucchero, ma vedrete che anche una frolla poco dolce si sposa bene con la dolcezza del ripieno)
  • un pizzico di sale
  • scorza di limone

Per il ripieno:

  • 4 mele
  • un pugnetto di uvetta
  • 3 cucchiai di zucchero
  • cannella

Procedimento:

Lavorare la farina con lo zucchero, aggiungere l’olio e il pizzico di sale e lavorare con le mani, fino ad amalgamare bene l’olio e avere una farina “briciolosa”. Aggiungere l’acqua fredda e impastare fino ad ottenere un impasto liscio che non si attacchi alle mani. Se si attacca aggiungere farina. Avvolgere in pellicola di plastica e far riposare in frigo.

Tagliare le mele a fettine e metterle in un recipiente con l’uvetta precedentemente ammollata, lo zucchero e la cannella.

Estrarre la frolla dal frigo e dividerla in due parti. Formare due dischi, adagiare il primo nella tortiera, versarvi sopra il ripieno e chiudere con il secondo disco. Incidere la copertura per permettere al vapore di uscire. Cuocere a 190°C per circa 40-50 min.

Buona appetito!